1935 LANCIA AUGUSTA COUPÈ GHIA FUORISERIE
- Marque
- Lancia
- Modèle
- Augusta Coupé Ghia Fuoriserie
- Cylindrée
- 1200
- Cylindres
- 4
- Année
- 1935
- Km Parcourus
- 11432
- Carrosserie
- Coupé
- Couleur Extérieure
- Bicolor Grey / Light Grey
- Couleur Intérieure
- Grey Cloth
- Boîte de vitesse
- Manual 4 Speed
- Certificat
- Certificate of Origin
- Plaque
- Black, Savona
- Eligibility
- 1000 Miglia
- Showroom
- Firenze
- Code
- LAN00097
£GB 115 574
- Certificato d'Origine Ghia
- Carrozzata Ghia
Nel 1934 al salone dell’automobile di Milano, Lancia introdusse un nuovo pianale denominato “tipo 234” destinato alle fuoriserie su base Augusta.
Dal cofano in avanti, la piattaforma fuoriserie era essenzialmente identica alla berlina a quattro porte senza montanti, a parte il serbatoio del carburante trasferito.
La piattaforma utilizzava un autotelaio con pianale portante scatolato, sulla quale i carrozzieri potevano drappeggiare eleganti scocche lavorate a mano.
I pianali destinate alle fuoriserie Augusta (circa 3.100 esemplari) sono state vestite da carrozzieri italiani, come Ghia, Touring, ma anche da carrozzieri inglesi e francesi.
Questo esemplare fu immatricolato per la prima volta a Como il 5 gennaio 1935. Trasferitasi successivamente ad Imperia, nel 1937 fu di proprietà del Conte Carlo Bruzzo, industriale e capo politico genovese.
Durante la guerra Genova fu ripetutamente bombardata ed il palazzo del conte Bruzzo fu danneggiato da questi attacchi, con conseguenti danni anche all’Augusta telaio 34-2032.
Dopo la guerra, il conte Bruzzo commissionò una nuova carrozzeria alla Ghia di Torino, come testimoniato dal Certificato di Origine, e l'auto fu successivamente venduta a Savona, dove fu immatricolata per l'ultima volta nel 1956.
Nel 1987 l'Augusta fu venduta ad una concessionaria Fiat di Cremona, che la riverniciò da nero al grigio bicolore attuale. L'Augusta è stata infine acquistata dall’ultimo proprietario nel 2013.
Si ritiene che l’attuale carrozzeria sia stata realizzata in un periodo tra il 1947 e il 1957. Questo periodo di ricostruzione, spiegherebbe i vari dettagli incorporati nella vettura, come:
Il volante di una Fiat 500C Topolino introdotta nel 1949, gli indicatori sembrano provenire da una Fiat 1400 prodotta tra il 1950 e il 1958. I fari sono di una Lancia Aurelia B12 del 1954. I fanali posteriori sono di una Lancia Aurelia B20, e le luci di posizione anteriori sembrano Lancia Appia 2a Serie, del 1956.
La struttura dell’auto è composta principalmente da parti in acciaio ed alluminio.
Lo splendido ed elegante abitacolo è ricco di finiture di pregio e si presenta in ottime condizioni
Auto funzionante con ancora le targhe Savona del ‘56