Alfa Romeo 6C 2500 Freccia d'Oro

L’Alfa Romeo 6C 2500 è l’auto che definì la fine della produzione artigianale Alfa Romeo a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra. Una delle ultime vetture italiane con guida a destra.

Nel 1946 negli stabilimenti del Portello (semidistrutti dai bombardamenti) quest’auto fu la prima ad entrare in produzione insieme alle versioni Turismo, Sport e Super Sport. Il telaio della 250 in versione post-bellica, con ponte posteriore a ruote indipendenti tipo Porsche, era uno dei più avanzati dell’intera produzione mondiale, perfino migliore di quello proposto dalla Ferrari.

La carrozzeria era stata saldata ai longheroni di telaio, una novità che debuttò con la 6C Freccia d’Oro, la nuova coupé caratterizzata da un moderno stile a due volumi con una coda tondeggiante, soprannominata “Gobbone”.

Non era solo una vettura con un grande fascino, ma anche una certezza, una svolta sia dal mondo artigianale che moderno. Quest’auto ebbe un grande successo anche tra le competizioni sportive, ben due 6C Freccia d’Oro parteciparono alla Carrera Panamerica del ’50, la n.90 di Taruffi e la n.103 di Bonini-Bonetto.

Una della 680 “Freccia d’Oro” costruite nei tre anni dopo il ’47.

Quest’auto continua ancora oggi a “far gola” a molti collezionisti, è una vera icona di stile da custodire gelosamente nel proprio garage.

Una tra le più belle e prestigiose auto di sempre, che rappresenta il capitolo conclusivo della serie Alfa Romeo con più valore.Nel 1974 l’auto è stata riverniciata di nero per essere utilizzata per le riprese del film “Mussolini ultimo atto” del regista Carlo Lizzani. In quell’occasione fu coperto il primo numero della targa, avendo una numerazione più recente rispetto a quella delle targhe del periodo della rievocazione storica.

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